L’Esercito di Terracotta è considerato uno dei più importanti siti archeologici al mondo, oltre che una delle più grandi scoperte del XX secolo. Si trova a circa 30km da Xi'an, la prima capitale dell'Impero Cinese.
L’Esercito di Terracotta è stato costruito per proteggere la tomba del Primo Imperatore della Cina, Qin Shihuang, e per accompagnarlo nell’aldilà: i migliaia di soldati a grandezza naturale rappresentano l’esercito dello Stato di Qin (fine del Periodo degli Stati Combattenti, 476–221 a.C.) che trionfò su gli avversari e permise al Primo Imperatore di unire la Cina sotto un unico grande impero. La creazione di questo capolavoro richiese circa quarant'anni di lavoro e più di 700 mila artigiani.
Perché fu creato l’Esercito di Terracotta?
Qin Shihuang, il Primo Imperatore Qin (/chin/), da cui la Cina prende il nome, prima di morire commissionò la creazione di un grande esercito che proteggesse il suo mausoleo e lo accompagnasse nell'aldilà. Voleva dimostrare la sua grande potenza e mantenere lo status di primo e grande imperatore anche nell'oltretomba.
L'Esercito di Terracotta è stato costruito a immagine dell'esercito che trionfò e conquistò tutti gli Stati avversari, permettendo a Qin Shihuang di unificare il territorio sotto un unico grande impero.
Come fu costruito?
Visitando l'Esercito di Terracotta, noterete che alcune statue sono prive di teste, ma che il corpo è rimasto intatto. Gli studi hanno rivelato che le teste, le braccia e i torsi furono creati separatamente e in seguito assemblati insieme. Per assemblare i pezzi insieme, gli artigiani utilizzarono un altro strato di argilla, in modo da modellare la superfice e dar origine ai dettagli della faccia e dei capelli statua per statua. Dopo la cottura in forni speciali per far solidificare l'argilla, tutte le statue furono dipinte per rendere ancora più realistiche.
La lavorazione occupò circa 720000 artigiani che assemblarono e modellarono i dettagli di ogni statua a mano. Il risultato? Vi sembrerà di trovarvi davanti a guerrieri reali, ognuno con i suoi tratti specifici e le sue caratteristiche, tutti differenti l’uno dall’altro. Dopo 2000 anni l’erosione e l’umidità hanno fatto perdere la vivacità dell’originale colore delle statue, ma i dettagli delle armature, dei capelli e dei volti sono ancora chiaramente visibili.
Come fu scoperto?
I guerrieri di terracotta sono considerati una delle più grandi scoperte archeologiche del XX secolo.
L’Esercito è rimasto sepolto per più di 2000 anni, fino al 1974, quando dei contadini locali che stavano scavando un pozzo trovarono dei resti di statue. Furono commissionati degli scavi archeologici dalle autorità e, nel 1976, furono rinvenuti altri due siti a circa 20 metri dal primo ritrovamento: per identificarle, le tre aree sono state chiamate Fossa 1, Fossa 2 e Fossa 3.
Gli scavi portarono alla luce circa 8000 guerrieri di terracotta a grandezza naturale in formazione da battaglia: un intero esercito a protezione della tomba, attorno al quale oggi sorge il sito archeologico dell'Esercito di Terracotta. Nel dicembre 1987 il Mausoleo del Primo Imperatore e l'Esercito di Terracotta furono proclamati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Il grandioso esercito ha dunque assolto il compito per il quale era stato creato: mostrare al mondo la grandezza dell'Imperatore Qin Shihuang, primo Imperatore dell'Impero Cinese.
Il Sito archeologico dell'Esercito di Terracotta
- Nome Cinese: 秦陵兵马俑 Qínlíng Bīngmǎyǒng /chin-ling bing-maa-yong/;
- Caratteristiche: migliaia di soltati a grandezza naturale, cavalli e carri in assetto di battaglia;
- Costruzione: 246–206 a.C., contando anche la mano d’opera per la tomba dell’Imperatore Qin Shihuang ci vollero ben 720000 operai;
- Tempo di visita: mezza giornata;
- Adatto a: appassionati di storia e cultura cinese; è un sito al coperto dotato di ascensori e corridoi accessibili alle sedie a rotelle.
Il museo è costituito da tre fosse e una sala espositiva: la Fossa 1, la Fossa 2 e la Fossa 3 sono i siti degli scavi, in ordine di scoperta; nella sala espositiva invece sono conservate le armi e i carri in bronzo.
La Fossa 1 è tendenzialmente la più affollata, secondo le nostre guide esperte la migliore visuale si ha dalla parte anteriore subito dopo l’angolo.
I guerrieri sono disposti seguendo strettamente le antiche direttive di uno dei classici antichi della letteratura cinese, l'Arte della Guerra di Sunzi. Le truppe sono rivolte a Est, in direzione degli antichi nemici dello Stato Qin; la Fossa 1 è sul lato destro, la Fossa 2 sul lato sinistro e la Fossa 3, che è il posto di comando, si trova nelle retrovie. Le tre fosse sono disposte come un triangolo equilatero.
Fossa 1 – la più suggestiva
La Fossa 1 è la più grande e suggestiva di tutto il sito. Una volta entrati vi troverete davanti un imponente esercito schierato e pronto all'attacco.
E' della stessa grandezza di un hangar per aerei, lunga circa 210 metri e larga 62 metri; la profondità varia dai 4.5metri ai 6.5 metri. Si notano 10 pareti di terra, erette a circa 2.5metri l'una dall'altra, che dividono la fossa in 9 corridoi. E' stata aperta al pubblico nel 1979.
Si stima che al suo interno ci siano oltre 6000 statue di terracotta tra soldati e cavalli, ma ne sono esposte circa 2000. Tutti i soldati e i cavalli sono rivolti verso est in uno schieramento rettangolare. I guerrieri sono armati di lancia, pugnale o di un’alabarda. Ogni statua differisce nelle caratteristiche facciali ed espressive, nei vestiti, nelle acconciature, nei gesti: un tesoro inestimabile per gli studi sulla cultura militare e la storia economica del periodo.
L’avanguardia sembra essere composta da tre file di fanteria disposte nella parte più orientale. Subito dopo si nota il cuore pulsante dell'esercito: soldati corazzati armati e accompagnati da 38 carri guidati da cavalli. Nella parte meridionale, settentrionale e occidentale si trovano delle figure che costituiscono l’ala difensiva.
Fossa 2 – il mistero dell’antico esercito Qin
Scavata nel 1976, la Fossa Due si trova a circa 20 metri a Nord rispetto alla Fossa Uno. E’ larga 94 metri da est a ovest, 84 metri da sud a nord e profonda 5 metri, formando un’area di 6000 metri quadrati.
E' la parte più importante del mausoleo e svela il mistero dell’antico schieramento militare. La prima unità contiene file di arcieri inginocchiati e in piedi; la seconda è uno schieramento di guerra di bighe; la terza unità è costituita da forze di vario tipo quali fanti, arcieri e soldati a cavallo disposti in uno schieramento rettangolare; e l’ultima, include numerosi soldati a cavallo con in mano delle armi. Le quattro unità formano un preciso schieramento di battaglia.
Unità 1: La sezione è all’estremità Est della fossa. 60 arcieri circondano le forze principali in piedi. Le forze principali nel centro sono costituite da altri 160 arcieri in ginocchio o accovacciati.
Unità 2: 64 bighe posizionate in una formazione quadrata in file da otto ciascuna. Ogni biga è trainata da quattro cavalli e guidata da 3 soldati.
Unità 3: Al centro, 19 bighe, 264 fanti e 8 cavalieri in uno schieramento rettangolare di 3 file. Di fronte ad ogni cavallo c’è un soldato della cavalleria in piedi, una mano tira le redini mentre l’altro tira l’arco. Dietro ad ogni cavallo in aggiunta ai 3 cocchieri furono posizionati soldati di fanteria.
Unità 4: Alla sinistra dell’esercito son collocati 108 soldati di cavalleria e 180 cavalli di terracotta in uno schieramento rettangolare di 11 file.
Fossa 3 - il posto di comando
La Fossa 3, la più piccola, fu scoperta nel 1976 e aperta ai visitatori nel 1987. E’ lunga 17,6 metri da Est a Ovest e 21,4 metri da Sud a Nord, con una profondità che varia dai 5,2 metri ai 5,4 metri.
Questa parte di esercito è stato costruito per essere il posto di comando per i soldati delle altre fosse.
La Sala espositiva
La Sala espositiva aprì l'1 ottobre 1983. I due carri in bronzo esposti furono scoperti a 20 metri a Ovest della Tomba dell’imperatore Qin Shi Huang nel dicembre del 1980. Furono accuratamente restaurati prima di essere esposti.
I carri sono sono guidati da quattro cavalli; si contano circa 3400 pezzi per ognuno e sono realizzati quasi interamente in bronzo, con alcuni particolari in oro e argento (circa 1720 pezzi) con funzione ornamentale.
Questi due preziosi reperti sono i ritrovamenti in bronzo meglio conservati della storia, oltre che i più grandi ed elaborati dell'epoca.
I guerrieri da vicino: categorie, caratteristiche distintive e armi
Tre grandi categorie
I circa 8000 guerrieri di terracotta possono essere suddivisi in tre categorie principali: fanteria, cavalleria e aurighi.
La fanteria può essere suddivisa in altre sottocategorie, tra cui gli ufficiali di alto, medio e basso rango; armi leggere e armi pesanti, e arcieri in piedi e inginocchiati. Gli aurighi possono essere ulteriormente divisi in due sottocategorie: cocchieri e guerrieri.
Caratteristiche distintive: fattezze del volto, acconciatura e armatura
Ogni statua ha dei tratti e dei particolari che la distinguono dalle altre. In base al rango poi, si notano anche diversi tipi di acconciature e armatura.
In antichità, le acconciature erano il riflesso del proprio status sociale. Le acconciature dei soldati di terracotta, quindi, sono diverse in base al rango. Si notano principalmente due tipi: capelli raccolti in uno chignon sul lato destro della testa e chignon sulla parte alta della testa coperto con cappello, un nastro o una bandana.
Armi e armatura
Le statue originariamente portavano armi reali, come spade in bronzo, archi, frecce, lance e asce. Le armi furono forgiate per resistere alla ruggine e alla corrosione, per questo hanno resistito per più di 2000 anni sepolte e molte di esse sono ancora affilate.
Le armature invece sono diverse in base al rango:
- I generali indossano due strati di vestiti sotto un'armatura corazzata che protegge petto, spalle e schiena, e indossa scarpe a punta quadrata ricurve. E' stato rinvenuto soltanto un generale nella Fossa 1 e due generali nella Fossa 2
- I soldati armati indossano vestiti coperti da un mantello corazzato che proteggere il petto, le spalle e la schiena.
- I cavalieri indossano un cappello tondo con la calotta piatta, sciarpe, una corazza leggera sul davanti e sulla schiena; le scarpe tonde servono a non ferire i cavalli.
- I cocchieri indossano una protezione maggiore alle braccia e mani che servivano per controllare il giogo dei cavalli, indossano elmetti per proteggere il collo.
I migliori itinerari per vedere l'Esercito di Terracotta
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