Le tombe della dinastia Ming, situate nel Changping District, a circa 50 chilometri dalla zona nord-ovest di Pechino, sono circondate su tre lati da montagne. Il cimitero imperiale copre un'area di 120 chilometri quadrati e vi sono le tombe di 13 imperatori della dinastia Ming (insieme a 23 imperatrici e ad alcune concubine, principi e principesse), quindi questo luogo viene anche chiamato I 13 mausolei. Queste tombe sono le tombe imperiali cinesi meglio conservate e sono state indicate dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Il sito delle Tombe imperiali della dinastia Ming venne scelto accuratamente secondo il Feng-shui (geomanzia). La prima tomba, Chang Ling (la Tomba di Chang) cominciò ad essere costruita dal terzo imperatore della dinastia Ming nel 1409 d.C. (il settimo anno del suo regno) sotto la vetta principale della Tianshou Shan (Montagna della Longevità Celeste). (Il primo imperatore della dinastia Ming fu sepolto a Nanjing). In ordine cronologico nei 200 anni successivi vennero costruite Xiang Ling, Jing Ling, Yu Ling, Mao Ling, Zong Ling, Kang Ling, Yong Ling, Zhao Ling, Ding Ling, Qing Ling e De Ling, che si estendendono su entrambi i lati di Chang Ling. Tutte queste tombe condividono la stessa Via Sacra, un viale al centro della zona delle tombe. L'ultima tomba, per l'imperatore autoproclamatosi Chongzhen, Zhu Youjian, nella parte sud-ovest di questa zona, in realtà venne costruita fuori da una tomba originariamente destinata ad una concubina. Molti decenni dopo la morte dell'ultimo imperatore Ming, l'imperatore Shunzhi della dinastia Qing fece piastrellare e pavimentare l'ultima tomba Ming. Inoltre fece realizzare qua e là una serie di tombe più piccole per le concubine e gli eunuchi.
Per rimanere in linea con il Feng-shui l'area delle tombe è protetta su tre lati da verdi montagne ed è attraversata da un fiume. Si ha accesso all'area delle tombe attraverso la Via Sacra, su entrambi i lati della quale sono collocate un totale di 36 sculture in pietra. Delle 18 paia di sculture, 24 sono animali in pietra e 12 figure umane. La tradizione di erigere sculture in pietra di fronte alle tombe imperiali ebbe inizio fin dalla dinastia Qin (221-206 a.C). Le sculture rappresentano la suprema autorità e dignità degli imperatori e ne indicano il potere supremo anche dopo la morte. Tutte queste sculture sono enormi; alcune superano i 30 metri cubi di volume.
Nei tempi antichi, senza macchinari e autoveicoli moderni, queste pesanti sculture in pietra venivano trasportate fin qui interamente a mano. Durante l'inverno, sulla strada veniva versata dell'acqua. Quando sulla strada si era formato uno scivoloso strato di ghiaccio, i lavoratori vi trascinavano la scultura. Ogni 500 metri veniva scavato un pozzo da cui prelevare l'acqua per formare il ghiaccio. Quindi fu un'impresa difficile costruire le tombe imperiali. L'area delle tombe è così vasta che i turisti di solito vedono solo due delle tredici tombe, chiamate Chang Ling (la più grande in termini di dimensioni architettoniche) e Ding Ling (l'unica ad esser stata scavata finora).
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